domenica 25 agosto 2019

DOPO LA CATARATTA CHE CRISTALLINI ARTIFICIALI PROPONE LA TECNOLOGIA?


Affrontiamo l'argomento cateratta o cataratta che, visto l'aumento medio della vita, rappresenta una questione sempre più rilevante nella vita sociale e funzionale della persona.

Il termine derivante dal greco, indica una cascata, una chiusa, una saracinesca. Questo già ci chiarisce che quando l'occhio ha la cataratta presenta come una barriera che rende difficoltosa o impedisce la visione. La correzione ottica, nei casi ancora in evoluzione, può risultare complicata perchè è come se l'occhio fosse frantumato e quindi con vari fuochi. In una fase invece più avanzata la correzione degli occhiali risulta inutile. Immaginate di guardare attraverso una finestra con i vetri appannati; qualsiasi sistema ottico cerchiate di usare (occhiali, binocoli, telescopi) la visione risulterà non cambiare, rimanendo annebbiata.


E' importante chiarire che la cataratta in generale non è una malattia ma solo l'invecchiamento di tessuti che da trasparenti diventano opachi. E anche vero che questo invecchiamento può risentire, come per la pelle, di fattori alimentari o ambientali. La tecnica chirurgica ormai semplice e veloce, spesso eseguita in Day-hospital, prevede l'aspirazione della lente ormai rovinata e la sostituzione con una lente artificiale.

Ma quali lenti possono essere inserite nell'occhio?

Nello studio di Siatiri et al. (1) si elencano le principali soluzioni di inserimento delle lenti artificiali (intra-ocular lens = IOL) per risolvere il problema di visione da lontano e da vicino senza ricorrere ad un occhiale aggiuntivo. Le possibilità sono di tecnica monovisione, lenti multifocali e lenti accomodative (2).

1) Tecnica monovisione: un occhio con correzione da lontano ed un occhio con correzione da vicino. Il problema principale è dato dalla visione binoculare, dalla collaborazione fra i due occhi e quindi la mancanza di stereovisione efficace, così preziosa per la definizione delle distanze, profondità e velocità degli oggetti che ci circondano (3).
2) IOL multifocali: in queste lenti si ricerca non solo le visioni da loontano e da vicino ma anche una possibile visione intermedia. Queste lenti però presentano problemi di bassa qualità visiva, riduzione della sensibilità al contrasto oltre che la formazione di areola e riflessi notturni.
3) IOL accomodative: permettono una visione accettabile per oggetti a diverse distanze e, come dice Siatiri, riattivano parte dell'accomodazione. Di queste lenti ne esistono varie opzioni (Diffractiva®, Human Optics, Germania; BioComFold, Morcher, Germania; AT-45 Crystalens, Eyeonics, Inc., Bausch & Lomb, Rochester, NY, USA; Crystalens HD, Bausch & Lomb, Rochester , NY, USA). Il più mportante limite è la riduzione di capacità accomodativa nella fase post-operatoria. Questo a causa di formazioni di bande adesive, argomento che però non ci interessa esapndere per le sue caratteristiche estremamente tecniche (5)


Lo studio di Siatiri si focalizza sulla nuova lente Wichterle IOL-Continuous Focus (WIOL-CF®) creata da Wichterle e i suoi colleghi (6). Il funzionamento di queste lenti è garantito dal cambiamento di posizione della IOL che è dovuto alla contrazione del muscolo ciliare (il muscolo della messa a fuoco) e i suoi punti focali multipli, con il cambio della curvatura e del potere della lente (7,8).

Le conclusioni di questo lavoro sono incoraggianti confermando ottime performance e confort da parte del sìnuemro, seppur esiguo, di casi analizzati, in particolare confrontandoli con le lenti multifocali o con le monoocai che obbligano comunque all'uso di occhiali che compensino le varie distanze.

L'Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in uno studio del 2010, (9) sulle IOL accomodative, conclude però che le evidenze scientifiche sono limitate e sempre con numeri non sufficienti e una prospettiva di pochi anni, per un lavoro statistico attendibile. Nelle ricerche lette negli ultimi anni sembra che la critica di Agenas sia ancora valida (10, 11).


Bibliografia
(1) Heidar Siatiri, Mehrdad Mohammadpour, Afsaneh Gholami, Elham Ashrafi, Nassim Siatiri, Reza Mirshahi "Optical aberrations, accommodation, and visual acuity with a bioanalogic continuous focus intraocular lens after cataract surgery"  Journal of Current Ophthalmology 29 (2017) 274-281.
(2) Leyland M, Zinicola E. "Multifocal versus monofocal intraocular lenses in cataract surgery: a systematic review". Ophthalmol. 2003;110(9): 1789-1798.
(3) Zhang F, Sugar A, Jacobsen G, Collins M. "Visual function and spectacle independence after cataract surgery: bilateral diffractive multifocal intraocular lenses versus monovision pseudophakia". J Cataract Refract Surg. 2011; 37(5):853-858.
(4) Findl O, Leydolt C. "Meta-analysis of accommodating intraocular lenses". J Cataract Refract Surg. 2007; 33(3):522-527.
(5) Langenbucher A, Huber S, Nguyen NX, Seitz B, Gusek-Schneider GC, Kuchle M. "Measurement of accommodation after implantation of an accommodating posterior chamber intraocular lens". J Cataract Refract Surg. 2003; 29(4):677-685.
(6) Portaliou DM, "Kymionis GD. Geuder AG eye tech care". Eur Ophthalmic Rev. 2009; 3(1):54-56.
(7) Pallikaris IG, Kontadakis GA, Portaliou DM. "Real and pseudoaccommodation in accommodative lenses". J Ophthalmol. 2011; 2011.
(8) Pallikaris IG, Portaliou DM, Kymionis GD, Panagopoulou SI, Kounis GA. "Outcomes after accommodative bioanalogic intraocular lens implantation". J Refract Surg. 2014; 30(6):402-406. 8. Kim HJ, Seo JW, Shin SJ, Chung SK.
(9) Migliore A, Corio M, Paone S, Jefferson T, Cerbo M. "Lenti intraoculari accomodative per pazienti con cataratta". Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Roma, Dicembre 2010.
(10) Zamora-Alejo KV, Moore SP, Parker DG, Ullrich K, Esterman A, Goggin M. "Objective accommodation measurement of the Crystalens HD compared to monofocal intraocular lenses". J Refract Surg. 2013; 29(2):133-139. 
(11) Studeny P, Krizova D, Urminsky J. "Clinical experience with the WIOL-CF accommodative bioanalogic intraocular lens: czech national observational registry. Eur J Ophthalmol. 2016;26(3):230-235.

Luca Ieri
Optometry Doctor - State University of Latvia - Ministry of Welfare licence n.1169
Esperto in tecniche visuo-posturali
Tutor presso la scuola di Clinica Neuro-Visuo-Posturale - Milano
Membro Associazione Italiana Dislessia (AID)

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.

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