mercoledì 8 marzo 2017

COME STANNO LE TUE SACCADI?





















Ma cosa saranno mai queste saccadi?!

Nell'articolo precedente, fra le tante funzioni (e quindi possibili disfunzioni) visive abbiamo parlato dei movimenti saccadici o saccadi. Vediamo di cosa si tratta.

Una delle tante definizioni che possiamo trovare è: le saccadi sono rapidi movimenti eseguiti per portare la zona di interesse a coincidere con la fovea (il punto della visione fine nella retina). Durante la veglia, in un giorno, ne vengono eseguite circa 250.000 (Griffin 1997).

Ma la questione più importante che voglio affrontare con questo articolo è collegata alla funzione specifica della lettura.











Come possiamo vedere nella figura, il movimento saccadico è quel salto da un punto di fissazione all'altro che ci serve per scorrere il testo. Per evidenziare l'importanza di questa funzione facciamo il punto sull'importanza della lettura e quello che ne può conseguire ad un deficit dei movimenti saccadici.

La conoscenza, che poi determinerà la qualità della nostra vita, inizia con l'apprendimento nelle scuole elementari. Impariamo il significato delle lettere, quindi delle parole ed infine dei concetti che queste esprimono. Da questi primi passi si può passare allo studio di una professione, all'apprendimento di concetti sociologici, filosofici, storici, ecc. che ci formeranno come individui.

Immaginate adesso che questi movimenti siano, per qualche motivo, non corretti e quindi provochino durante la lettura una gran confusione. 
















Cosa pensate possa accadere a quel bambino che non riesce a svolgere i propri compiti nonostante l'impegno? Frustrazione, senso di inadeguatezza, rabbia, rassegnazione e chissà, alla fine, una bella diagnosi di Dislessia!














 


Allora vediamo come si muovono gli occhi. Intorno ad ognuno dei due abbiamo sei muscoli che coordinandosi permettono movimenti in tutte le direzioni. E tutti e dodici insieme (sei per occhio) permettono di coordinare i movimenti fra i due occhi.
 


















Ma come si evidenzia un problema di motilità oculare? E' importante che l'analisi di queste funzioni venga effettuato da specialisti della visione che hanno a disposizione  gli strumenti adeguati. Non è sufficiente valutare quanto il bambino riesce a leggere a distanza o da vicino presentando le consuete lettere e neanche gli altri test di tipo statico come la stereovisione o la presenza o no dello stato ortoforico.

Una volta individuate le alterazioni, come tutti i muscoli anche questi possono essere allenati migliorando così la loro funzionalità.


Ma allora se un problema di visione, o ancora più specificatamente di lettura, è causato da movimenti oculari imprecisi e inadeguati, si potrà intervenire con ginnastica visiva? La risposta ovviamente è si! 


Ma la cosa interessante è che studi come quello di G. Nelles et al. (2009) dimostrano che allenando i movimenti saccadici si ha un effetto potenziante di tutte le funzioni neurologiche centrali. 

Altri, come quello di Bae Y. (2016) dimostrano un netto miglioramento della postura e dell'equilibrio con l'allenamento dei movimenti saccadici.

Conclusioni
I movimenti saccadici rappresentano una componente fondamentale per l'attività visiva ed in particolare per l'apprendimento attraverso la lettura. Ma risulta sorprendente l'effetto sull'intero sistema propriocettivo e di relazione con il mondo esterno, una volta stimolati attraverso Ginnastica Visiva.

Reference
- Bae Y. Saccadic Eye Movement Improves Plantar Sensation and Postural Balance in Elderly Women. (2016) Tohoku J Exp Med. 2016;239(2):159-64
- Griffin J.R., Christenson G.N., Wesson M.D., Erickson G.B., Optometric Management of Reading Dysfunction. (1997) ed.Butterworth-Heinemann
- Nelles G. et al. Eye-movement training-induced plasticity in patients with post-stroke hemianopia. (2009) J Neurol. 2009 May;256(5):726-33


Luca Ieri
Optometry Doctor - State University of Latvia
Esperto in tecniche visuo-posturali
Docente e Tutor presso la scuola di Clinica Neuro-Visuo-Posturale – Milano
Docente a progetto presso l'Istituto di Ricerca e di Studi in Ottica e Optometria di Vinci – Firenze

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.

Nessun commento:

Posta un commento

LE LENTI BLU PROTEGGONO REALMENTE, DA PROBLEMI DI VARIO TIPO, GLI OCCHI?

La questione sull'affaticamento, o perfino danni legati all'uso di computer e sistemi elettronici in generale, è molto dibattuto. Ne...