domenica 26 agosto 2018

LA AOP LANCIA LA CAMPAGNA DI PREVENZIONE VISIVA DEI BAMBINI

L'Associazione degli Optometristi britannici (AOP) lancia la campagna di prevenzione visiva dei bambini...e noi dovremmo prendere esempio!












Vi propongo un'articolo che ha già segnalato la pagina ANSA, anche se con qualche piccolo errore di traduzione. Lo propongo per intero e tradotto bene, in modo da evitare fraintesi. 

Si parla infatti, nella nota ANSA, di prevenzione "per trovare eventuali patologie che sono curabili molto più facilmente con una diagnosi precoce". In realtà, come vedremo più avanti, non si fa mai riferimento a malattie dell'occhio ma a "determinate condizioni" sottintendendo problemi visivi che non sono riconducibili a malattie ma a mal funzionamento del sistema visivo. Non si parlerà quindi né di malattie né di cura ma di recupero della funzione visiva.

AOP promuove la campagna per la visione dei bambini

La Campagna A B See dell'Associazione vuol mettere in evidenza l'importanza di un controllo del sistema visivo per aiutare i bambini a raggiungere il loro potenziale.

 










Per aumentare la consapevolezza dell'importanza della visione nella crescita di un bambino, l'AOP ha lanciato la sua Campagna A B See, studiata per aiutare i bambini a raggiungere il loro pieno potenziale.

Come parte della campagna, l'AOP raccomanda ai genitori di sottoporre i loro bambini a ad un controllo della vista, presso i loro optometristi del posto, ogni due anni, o più spesso se l'optometrista lo consiglia.

A sostegno della campagna, l'AOP ha pubblicato dati che dimostrano che più della metà (52%) dei genitori con figli in età scolare pensa che il bambino verrà sottoposto ad un esame completo della vista durante la scuola elementare.

L'AOP ha evidenziato che i controlli della vista non vengono eseguiti di prassi nelle scuole di tutto il Regno Unito, il che potrebbe significare che i bambini soffrono di condizioni agli occhi non evidenziate, nonostante ci sia una "finestra di tempo" per il trattamento di determinate condizioni. Inoltre, secondo la ricerca, quasi un quarto (24%) dei bambini dai quattro ai sedici anni non è mai stato portato dai genitori ad un controllo visivo.

Il sondaggio ha anche scoperto che il costo della visita può essere una delle cause, con un genitore su 10 che crede di dover pagare la visita per bambini di età inferiore ai 16 anni. Tuttavia, l'83%  dei genitori ha dichiarato che sarebbe più propenso a prenotare una visita visiva, per il proprio figlio, sapendo che è finanziato dal National Health Service (servizio sanitario nazionale).

L'AOP ha anche condiviso i risultati del sondaggio Voice of Optometry, che ha raccolto le opinioni dei professionisti ed ha rilevato che quasi tre quarti (74%) degli optometristi praticanti ha visitato nell'ultimo anno bambini che avevano problemi di vista che avrebbero potuto essere trattati con maggiore successo se fossero stati diagnosticati in età precoce.

Farah Topia, consigliera clinica per Optometrist e AOP, ha affermato che la ricerca dimostra che esiste "un enorme divario tra ciò che la maggior parte dei genitori pensa sia fornito a scuola e l'assistenza oftalmologica che i bambini ricevono effettivamente, attraverso i controlli della vista".

Topia ha spiegato: "Molti genitori non si rendono conto che esiste una periodo di maggior opportunità per il trattamento di determinate condizioni degli occhi, motivo per cui molti optometristi ricevono i bambini, nei propri studi, con una condizione che avrebbe potuto essere trattata in modo molto più efficace se fossero stati visti in precedenza.

"È importante ricordare che condizioni come l'ambliopia o "occhio pigro", come è spesso noto, possono avere un impatto negativo sullo sviluppo sociale e accademico, così come sulle possibilità di carriera più avanti nella vita. Questo è il motivo per cui l'AOP sta incoraggiando i genitori a portare i loro figli ad un controllo visivo, che è finanziato dal NHS per i minori di 16 anni, poiché è il modo migliore per assicurarsi che eventuali disturbi vengano evidenziati e trattati precocemente".

La signora Topia ha sottolineato: "Come regola generale, è bene che i bambini abbiano il loro primo controllo visivo intorno ai tre anni, ma i bambini possono essere controllati anche prima, se si sospetta un problema."

La ricerca pubblica è stata condotta da Mortar London per conto dell'AOP. Il sondaggio online ha avuto 1204 intervistati provenienti da tutto il Regno Unito.

Articolo originale
https://www.aop.org.uk/ot/professional-support/aop/2018/08/22/aop-launches-childrens-vision-campaign

Luca Ieri
Optometry Doctor - State University of Latvia
Esperto in tecniche visuo-posturali
Membro AID (Associazione Italiana Dislessia)

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.

venerdì 3 agosto 2018

TRATTAMENTI DELL'OCCHIO PIGRO SECONDO IL PROF. FROSINI

TRATTAMENTI DELL'OCCHIO PIGRO SECONDO IL PROF. FROSINI










Nel suo libro "Diagnosi e Trattamento dello Strabismo e delle anomalie oculomotorie" il Prof. Riccardo Frosini eminenza, a livello toscano e nazionale, sulla visione binoculare dice testualmente, riguardo i trattamenti dell'occhio pigro:

"Come abbiamo visto più ampiamente nella parte dedicata specificatamente al trattamento dell’ambliopia, tutte le metodiche in uso tendono a interferire con la visione dell’occhio fissante a vantaggio della presa della fissazione da parte dell’occhio che non fissa spontaneamente. Esse possono essere classificate in ordine crescente di interferenza con la visione dell’occhio migliore e, a nostro avviso, è in quest’ordine che vanno impiegate nella primissima infanzia, quando ancora sussiste il rischio di indurre una ambliopia iatrogena nell’occhio migliore. Consigliamo di passare ad un trattamento più pesante solo quando il trattamento più blando non ottiene l’effetto desiderato.

I metodi attualmente impiegati nella primissima infanzia sono, in ordine crescente:
- L’atropinizzazione (atropina coll. 0,5% al mattino)
- I settori binasali (settore più ampio sull’occhio fissante)
- I filtri di tipo Bangerter (graduati) o di tipo lucarne di Berrondo (non graduati)
- L’occlusione (diretta, inversa, mista, temporanea, ecc.)

Nei bambini più grandi possiamo aggiungere:
- L’ipercorrezione leggera
- La penalizzazione (per lontano, per vicino, totale, ecc.)

Anche in caso di chiara alternanza spontanea è opportuno cautelarsi contro il sempre possibile rischio che, con l’andar del tempo, un occhio predomini sull’altro e si instauri una ambliopia.
Il metodo che secondo la nostra esperienza, ha dato i migliori risultati è l’impiego dei settori binasali simmetrici sulla correzione ottica schiascopica
."











Foto 1. Sulla lente destra il filtro Bangerter riduce la qualità visiva. In questo caso Dietro il filtro troveremmo l'occhio migliore e dietro la lente trasparente l'occhio pigro.

Vediamo allora di chiarire alcuni punti:
- l'atropinizzazione è l'uso di un collirio che, bloccando la messa a fuoco dell'occhio, di fatto ne esclude l'uso a vantaggio dell'occhio pigro da recuperare. Il farmaco, l'atropina, ha comunque forti controindicazioni e possibili effetti collaterali.
- i settori binasali sono dei semplici settori opachi che posizionati nella parte centrale dell'occhiale permettono l'uso dei due occhi solo quando sono diritti. Se non lo sono comunque garaniscono una stimolazione dei due occhi simultaneamente nella parte perifierica e alternata nella parte centrale. Questo permette di mantenere l'idea dell'uso dei due occhi insieme, a livello del cervello, e faciliterà in seguito la reintegrazine dei due occhi nella visione bnoculare (foto 2).
- i filtri Bangerter sono delle lenti di gomma da attaccare alle lenti degli occhiali che riducono la visione dell'occhio migliore fino a portarla allo stesso livello o meno dell'occhio pigro, per stimolare quest'ultimo (foto 1).
- l'occlusione, che nel libro viene descritta come la tecnica più frequentemente usata, è quella che infatti tutti conoscono e cioè il tappino che chiude l'occhio migliore per stimolare quello pigro. Questa tecnica ha una risposta immediata delle migliori sul recupero dell'occhio pigro ma presenta allo stesso tempo un effetto collaterale dei peggiori. Il cervello si abituerà ad usare un occhio per volta e quindi, anche in caso di recupero completo della visione, nel momento della riapertura di entrambi gli occhi insieme il cervello continuerà ad usarne uno solo e generalmente quello che è sempre stato il migliore. Nel tempo quindi l'occhio pigro perderà di nuovo la sua funzionalità e difficilmente potremo sviluppare una visione stereo buona.
Un altro effetto avverso che cita Frosini è anche la possibilità di svuiluppare un'ambliopia (occhio pigro) nell'occhio che era migliore ma che passerà molto tempo tappato e quindi inattivo.











Foto 2. Raffigurato un esempio di occlusione a settori binasali, anche se momentanea, per valutarne la risposta del bambino, che permette di mantenere gli occhi entrambi funzionanti. Il bambino nello sguardo a destra sfrutterà l'occhio destro e nello sguardo a sinistra sfrutterà l'occhio sinistro. Guardando davanti a se avrà lo stimolo ad usare entrambi insieme superando i due settori. 

Per concludere voglio citare la mia esperienza di più di dieci anni di collaborazione con il Prof. J. Bernard Weiss, oftalmologo strabologo e scienziato della visione binoculare di fama mondiale, durante la quale abbiamo registrato gli stessi dati che il Prof. Frosini dichiara nel suo libro. La tecnica più proficua per il recupero dell'ambliopia è quella dei settori binasali.

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo. 

L'ALLENAMENTO VISIVO MIGLIORA LE CAPACITA' VISIVE DEI DSA

Lo studio, che voglio proporvi (Efficacy of vision therapy in children with learning disability and associated binocular vision anomalies, Jameel Rizwana Hussaindeen, et al.), ha lo scopo di verificare la frequenza di anomalie della Visione Binoculare (VB) in giovani con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), e valutare l'efficacia dell'Allenamento Visivo (AV) in ragazzi con alterazioni della visione binoculare non strabiche. Lo studio è stato svolto in un centro per problemi di apprendimento. Una completa analisi visiva ha evidenziato anomalie della visione binoculare, presenza di rigidità accomodativa, insufficienza di convergenza.


Dopo allenamento visivo nei soggetti è stato riscontrato un miglioramento significativo in tutti i parametri. I ragazzi con DSA presentano un'elevata frequenza di anomalie della visione binoculare e in loro l'Allenamento Visivo gioca una parte importante per il miglioramento di questi parametri. Sarà importante controllare i bambini con DSA in relazione a queste anomalie visive che potrebbero essere un ostacolo aggiunto alla difficoltà di lettura in questa popolazione speciale.


Considerando che la lettura rappresenta la principale attività collegata all'apprendimento, avere problemi visivi complica in modo rilevante la situazione generale. E allo stesso modo è imperativo avere gli strumenti, e il professionista giusto, per riconoscere queste alterazioni e poter intervenire in modo adeguato.
Per approfondimenti e chiarimenti sul tema Allenamento Visivo o Visual Training sono a vostra disposizione attraverso la email ieri.luca@gmail.com




Luca Ieri
Optometry Doctor - State University of Latvia
Esperto in tecniche visuo-posturali
Membro AID (Associazione Italiana Dislessia)

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.

LE LENTI BLU PROTEGGONO REALMENTE, DA PROBLEMI DI VARIO TIPO, GLI OCCHI?

La questione sull'affaticamento, o perfino danni legati all'uso di computer e sistemi elettronici in generale, è molto dibattuto. Ne...