venerdì 3 agosto 2018

TRATTAMENTI DELL'OCCHIO PIGRO SECONDO IL PROF. FROSINI

TRATTAMENTI DELL'OCCHIO PIGRO SECONDO IL PROF. FROSINI










Nel suo libro "Diagnosi e Trattamento dello Strabismo e delle anomalie oculomotorie" il Prof. Riccardo Frosini eminenza, a livello toscano e nazionale, sulla visione binoculare dice testualmente, riguardo i trattamenti dell'occhio pigro:

"Come abbiamo visto più ampiamente nella parte dedicata specificatamente al trattamento dell’ambliopia, tutte le metodiche in uso tendono a interferire con la visione dell’occhio fissante a vantaggio della presa della fissazione da parte dell’occhio che non fissa spontaneamente. Esse possono essere classificate in ordine crescente di interferenza con la visione dell’occhio migliore e, a nostro avviso, è in quest’ordine che vanno impiegate nella primissima infanzia, quando ancora sussiste il rischio di indurre una ambliopia iatrogena nell’occhio migliore. Consigliamo di passare ad un trattamento più pesante solo quando il trattamento più blando non ottiene l’effetto desiderato.

I metodi attualmente impiegati nella primissima infanzia sono, in ordine crescente:
- L’atropinizzazione (atropina coll. 0,5% al mattino)
- I settori binasali (settore più ampio sull’occhio fissante)
- I filtri di tipo Bangerter (graduati) o di tipo lucarne di Berrondo (non graduati)
- L’occlusione (diretta, inversa, mista, temporanea, ecc.)

Nei bambini più grandi possiamo aggiungere:
- L’ipercorrezione leggera
- La penalizzazione (per lontano, per vicino, totale, ecc.)

Anche in caso di chiara alternanza spontanea è opportuno cautelarsi contro il sempre possibile rischio che, con l’andar del tempo, un occhio predomini sull’altro e si instauri una ambliopia.
Il metodo che secondo la nostra esperienza, ha dato i migliori risultati è l’impiego dei settori binasali simmetrici sulla correzione ottica schiascopica
."











Foto 1. Sulla lente destra il filtro Bangerter riduce la qualità visiva. In questo caso Dietro il filtro troveremmo l'occhio migliore e dietro la lente trasparente l'occhio pigro.

Vediamo allora di chiarire alcuni punti:
- l'atropinizzazione è l'uso di un collirio che, bloccando la messa a fuoco dell'occhio, di fatto ne esclude l'uso a vantaggio dell'occhio pigro da recuperare. Il farmaco, l'atropina, ha comunque forti controindicazioni e possibili effetti collaterali.
- i settori binasali sono dei semplici settori opachi che posizionati nella parte centrale dell'occhiale permettono l'uso dei due occhi solo quando sono diritti. Se non lo sono comunque garaniscono una stimolazione dei due occhi simultaneamente nella parte perifierica e alternata nella parte centrale. Questo permette di mantenere l'idea dell'uso dei due occhi insieme, a livello del cervello, e faciliterà in seguito la reintegrazine dei due occhi nella visione bnoculare (foto 2).
- i filtri Bangerter sono delle lenti di gomma da attaccare alle lenti degli occhiali che riducono la visione dell'occhio migliore fino a portarla allo stesso livello o meno dell'occhio pigro, per stimolare quest'ultimo (foto 1).
- l'occlusione, che nel libro viene descritta come la tecnica più frequentemente usata, è quella che infatti tutti conoscono e cioè il tappino che chiude l'occhio migliore per stimolare quello pigro. Questa tecnica ha una risposta immediata delle migliori sul recupero dell'occhio pigro ma presenta allo stesso tempo un effetto collaterale dei peggiori. Il cervello si abituerà ad usare un occhio per volta e quindi, anche in caso di recupero completo della visione, nel momento della riapertura di entrambi gli occhi insieme il cervello continuerà ad usarne uno solo e generalmente quello che è sempre stato il migliore. Nel tempo quindi l'occhio pigro perderà di nuovo la sua funzionalità e difficilmente potremo sviluppare una visione stereo buona.
Un altro effetto avverso che cita Frosini è anche la possibilità di svuiluppare un'ambliopia (occhio pigro) nell'occhio che era migliore ma che passerà molto tempo tappato e quindi inattivo.











Foto 2. Raffigurato un esempio di occlusione a settori binasali, anche se momentanea, per valutarne la risposta del bambino, che permette di mantenere gli occhi entrambi funzionanti. Il bambino nello sguardo a destra sfrutterà l'occhio destro e nello sguardo a sinistra sfrutterà l'occhio sinistro. Guardando davanti a se avrà lo stimolo ad usare entrambi insieme superando i due settori. 

Per concludere voglio citare la mia esperienza di più di dieci anni di collaborazione con il Prof. J. Bernard Weiss, oftalmologo strabologo e scienziato della visione binoculare di fama mondiale, durante la quale abbiamo registrato gli stessi dati che il Prof. Frosini dichiara nel suo libro. La tecnica più proficua per il recupero dell'ambliopia è quella dei settori binasali.

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo. 

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