martedì 6 giugno 2017

LA LACRIMAZIONE PUO' ESSERE SEGNO DI SECCHEZZA OCULARE?

















Di frequente capita di indicare ad un paziente che ha secchezza oculare e la risposta è "no, occhio secco no! Anzi lacrimo spesso!". E questa ne è la conferma!

Infatti la lacrimazione improvvisa o quella sensazione di occhio sempre bagnato rappresentano quasi sempre una difesa del sistema visivo in presenza di una secchezza oculare.
Oltre alla lacrimazione, altri sintomi possono essere ovviamente la sensazione di occhio asciutto ma anche sensazione di stanchezza, punture oculari, peggioramenti intermittenti della visione, fino a dolori interni agli occhi e conseguenti mal di testa. 

MA DA COSA DIPENDE UNA BUONA LUBRIFICAZIONE DEGLI OCCHI?
















COMPOSIZIONE

La componente più importante ovviamente è la composizione della lacrima che deve avere una parte grassa (lipidica) e una acquosa. L'equilibrio fra queste due componenti permetterà alla lacrima di non evaporare eccessivamente e di svolgere tutte le sue importanti funzioni di protezione, nutrimento, lubrificazione e qualità ottica. La qualità di questa composizione, e quindi della resistenza all'evaporazione, si valuta istillando un colorante apposito nella lacrima e valutando il tempo di evaporazione in secondi.










AMMICCAMENTI
La lacrima viene stesa sull'occhio ad ogni battito delle palpebre (ammiccamento) eliminando allo stesso tempo la lacrima vecchia. Anche la frequenza con la quale una persona chiude ad apre gli occhi ha la sua importanza. Infatti se la lacrima evapora in 8 secondi, che è un valore dei migliori, ma la persona ammicca ogni 6 secondi, avremo un rinnovo totale della lacrima prima che questa evapori.

CONDIZIONI DELLE PALPEBRE
Altro aspetto molto importante è la condizione anatomica e funzionale delle palpebre. Infatti se sono loro che si occupano di stendere la lacrima sull'occhio, è importante che sia ben tese e regolari nella loro forma. Con gli anni le palpebre perdono di tonicità e questo fa si che peggiori l'adesione sull'occhio e quindi il loro lavoro. Anche una forma particolare può rendere più difficle la chiusura completa e una funzione ottimale.









INTEGRITA' DELLA CORNEA
Piccoli traumi, interventi chirurgici o malattie della cornea alterano sempre la struttura della superfice esterna (epitelio) che presenta normalmente ciglia vibratili, microvilli o stereociglia (Atlante di Istologia). Queste sono strutture che permettono alla lacrima di rimanere stabile anche in posizione verticale e ne facilitano il movimento sulla superficie oculare.

COSA FAVORISCE L'EVAPORAZIONE DELLA LACRIMA

FATTORI ESTERNI
Sono fondamentalmente 5 i fattori che favoriscono l'evaporazione dei liquidi, e nello specifico della lacrima:
- calore (estate, riscaldamento, forni, asciugacapelli, ecc.)
- freddo (inverno, celle frigorifero, ecc.)
- vento e ventilatori
- aria condizionata e deumidificatori
- fumo
Ovviamente la somma di più di uno di questi fattori aumenta in modo importante la possibilità che un occhio, anche con lacrima, anatomia delle palpebre e frequenza di ammiccamento normali possa soffrire di secchezza.











FATTORI COMPORTAMENTALI
Come abbiamo detto la frequenza di ammiccamento rappresenta un fattore importante per poter mantenere una lacrima stabile. Ma questa frequenza può essere cambiata anche dall'attività che svolgiamo. Tutte le volte che ci concentriamo su qualcosa riduciamo i battiti di palpebre. Fra queste attività troviamo ovviamente il lavoro (computer o applicazione in lavori di precisione), lo studio, ecc. Oggi questi momenti sono aumentati notevolmente a causa dell'uso di telefonini, tablet e videogiochi portatili. Quindi anche una persona con lacrima normale può soffrire di secchezza oculare funzionale.

Il porto delle Lenti a Contatto rappresenta un'altro fattore di rischio per i cambiamenti anatomici e funzionali che la lente provoca negli anni (specialmente con un porto sconsiderato e non seguito da uno specialista) e per la continua richiesta all'occhio di liquido da parte delle lenti morbide.

FATTORI PATOLOGICI
Esistono malattie sistemiche, conseguenze di interventi chirurgici o alterazioni del proprio organismo che provocano alterazioni della lubrificazione dell'occhio generando secchezza oculare come (Centro Studi Lacrimazione):
- variazioni ormonali (peri-menopausa, menopausa)
- utilizzo di farmaci (per il controllo della pressione, per la cura della depressione, diuretici)
- malattie associate come il diabete, artrite reumatoide, problemi alla tiroide, Sindrome di Sjögren (malattia infiammatoria cronica autoimmune che distrugge le ghiandole lacrimali)
- interventi chirurgici all’occhio (cataratta e chirurgia laser/refrattiva).









COME SAPERE SE HAI L'OCCHIO SECCO
Durante una normale visita si possono valutare la quantità e la qualità della lacrima in modo che, se necessario, può essere consigliato l'uso di lacrima artificiale. In questi casi è importante sapere che i colliri da usare devono essere specifici per la secchezza oculare.

CHE COLLIRI USARE
Non tutti i colliri servono alla nostra necessità di occhio secco anzi la maggior parte di prodotti alla camomilla, acqua di mare, alle erbe, rinfrescanti, ecc. essendo a base acquosa peggioreranno la situazione. Il componente che deve essere presente nelle nostre lacrime artificiali è l'acido ialuronico, sostituto della componente grassa della lacrima.

Per ulteriori chiarimenti scrivete a
ieri.luca@gmail.com

Luca Ieri
Optometry Doctor - State University of Latvia
Esperto in tecniche visuo-posturali
Membro AID (Associazione Italiana Dislessia)

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.

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