lunedì 22 luglio 2019

VISIONE BINOCULARE E DIFFICOLTA' DI LETTURA...DSA, DISLESSIA?


ASSOCIAZIONE FRA ABILITA' MOTORIE FINI E FUNZIONE VISIVA BINOCULARE IN RAGAZZI CON DIFFICOLTA' DI LETTURA

Questo è il titolo di un articolo pubblicato nel 2017 in ELSEVIER - Human Movement Science dove si affronta la possibile relazione fra abilità motorie fini, funzione visiva binoculare e difficoltà di lettura.

Articolo originale
https://www.aaopt.org/detail/knowledge-base-article/the-association-between-binocular-vision-and-fine-motor-skills-in-children-with-reading-difficulties

Nell'articolo si segnalano recenti ricerche che hanno evidenziato come una normale visione binoculare (uso coordinato dei due occhi) permetta di acquisire capacità sensoriali importanti per lo sviluppo di abilità di alto livello, fondamentali per il successo scolastico-accademico, come la lettura (Kelly, Jost, De La Cruz e Birch, 2015; Kulp, 1999; Kulp et al., 2016; Lions, Bui-Quoc, Seassau, & Bucci, 2013; Simons & Grisham, 1987) e abilità motorie (Grant, Suttle, Melmoth, Conway, & Sloper, 2014; O'Connor et al., 2010a ; Webber, Wood, Gole, & Brown, 2008).



Gli studi hanno anche dimostrato che le prestazioni nelle capacità motorie, nei bambini piccoli, sono predittive di successo nelle abilità di lettura quando saranno più grandi (Grissmer, Grimm, Aiyer, Murrah, e Steele, 2010; Pagani, Fitzpatrick, Archambault e Janosz, 2010; Roebers et al., 2014; Son & Meisels, 2006). Si tratta comunque di studi che dovranno essere ampliati ed approfonditi visto il piccolo numero di partecipanti coinvolti in questa ricerca e l'amplia batteria di test eseguiti.

Come risultato però, lo studio fornisce prove per dimostrare che la funzione visiva binoculare, in particolare la funzione accomodativa (ma anche riserve fusionali da vicino, ampiezza accomodativa e stereovisione), è associata sia alle prestazioni motorie sia al rendimento scolastico nella lettura.



Con questi risultati potremmo analizzare insieme alcuni punti:

1) Apprendimento e visione: durante il primo ciclo di studi (elementari), quando il bambino affronta le problematiche di apprendimento dei nostri codici (prima lettere, poi parole e quindi frasi), si somma a questo grande impegno, il lavoro che devono fare gli occhi nell'imparare a muoversi in modo coordinato per scorrere da sinistra a destra e poi a capo, e con equilibrio fra i due occhi, nella lettura che sarà il principale veicolo di apprendimento.


2) Ipermetropia fisiologica: quando un occhio è ipermetrope, per semplificare, possiamo descriverlo come un occhio corto che per posizionare le immagini nel punto giusto (sulla retina), deve fare un lavoro di tipo muscolare. Dai 6 anni fino ai 10-12 i bambini, proprio per le loro dimensioni, si trovano con una impermetropia considerata fisiologica, perchè normale per il periodo di sviluppo, ma ugualmente fonte di affaticamento. Naturalmente non per tutti è uguale ma spesso si registrano disturbi di affaticamento visivo durante lo studio (e non solo visto il tempo che poi passano al cellulare, giocando). Questo ovvimanete può interferire sull'apprendimento di come usare al meglio il sistema visvo da vicino.

 
                                   Occhio ipermetrope con                   Occhio che accomoda,
                                      fuoco dietro la retina                     con il fuoco sulla retina


3) DSA, Dislessia e Visione: come indicato dalla Dott.ssa Milena Marini, psicologa e logopedista
(cfr. http://aulo-optometry.blogspot.com/2019/05/dsa-integrazione-e-potenziamento-con.html), le attuali normative, per la certificazione DSA, purtroppo non includono una valutazione protocollata della funzione visiva nonostante questa rappresenti il primo veicolo per l'apprendimento. A discrezione della Neuropsichiatra infantile può essere richiesta una visita oculistica che generalmente si riduce al controllo dell'acuità visiva (massima capacità visiva) ed il controllo della presenza di malattie.


4) Acuità visiva e performance della visione: avere un sistema visivo che funziona al meglio non equivale ad avere una acuità visiva ottima (per esempio 10/10 o più). Infatti un occhio ipermetrope può permettere un valore molto alto in decimi ma presentare disfunzioni che possono rendere molto difficili attività come la lettura con sintomi come confusione fra lettere o parole, difficoltà di concentrazione, mal di testa, pesantezza oculare. Per poter capire come funziona il sistema visivo sono necessari test come le capacità fusionali, la visione stereoscopica, le ampiezze  e facilità accomodative, disparità di fissazione e alla luce delle ultime scoperte neurofisiologiche test visuo-posturali.


Visione e coordinamento visuo-motorio: visione e mani rappresentano una delle prime attività coordinate del nostro cervello. Un neonato si guarda le mani, le porta alla bocca per ispezionarle e inizia a coordinare i movimenti, la relazione con lo spazio intorno a lui. Guarda, prende le misure, tocca e riceve informazioni tattili da integrare con quelle visive. Nel disegno qui sotto vedete le dimensioni dei vari organi, direttamente proporzionali alla quantità di stimoli che inviano e ricevono dal cervello. E' interessante come la mano (e il pollice in particolare), la bocca e l'occhio siano predominanti rispetto al resto. Un dato che non è così evidente nel disegno è che tutti i nostri sensi inviano al cervello 3 milioni di fibre (afferenti). Di queste 2 milioni riguardano gli occhi!


CONCLUSIONI
La ricerca ci indica che esiste una relazione fra disfunzioni visive binoculari e abilità motorie fini in ragazzi con difficoltà di lettura. La presenza di squilibri funzionali visivi trova riscontro sia in una minor precisione delle attività manuali che nella lettura diretta dai movimenti saccadici di salto. I problemi di lettura vengono quasi sempre inquardati in DSA anche perchè nessuno si occupa di verificare le reali condizioni del sistema visivo. Diventa quindi impellente che venga, da parte delle istituzioni, risolta questa mancanza e che lo specialista della visione, l'optonetrista, possa verificare ed intervenire se necessario su queste anomalie funzionali. Ginnastiche visive appropriate, con l'integrazione di visione, movimenti, suono e fonetizzazione, possono stimolare un recupero di queste funzioni.

Luca Ieri
Optometry Doctor - State University of Latvia
Esperto in tecniche visuo-posturali
Membro AID (Associazione Italiana Dislessia)

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.

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