lunedì 15 luglio 2019

DOBBIAMO "SALVARE I BAMBINI DAI CELLULARI"? FACCIAMO IL PUNTO!


Leggendo un articolo sulla necessità di "togliere i cellulari ai bambini per salvare la loro creatività", vorrei affrontare il problema più da un punto di vista fisico, su come l'uso eccessivo del cellulare possa modificare il corpo, e le funzioni di questo, nei bambini.


Come sottolinea l'articolo (https://www.vitadamamma.com/184068/giardini-dei-bambini-metodo-pedagogico.html) non si tratta di demonizzare la tecnologia che è, e lo sarà sempre di più, parte integrante della vita lavorativa e sociale di tutti noi. Si tratta invece di comprendere come, in una fase evolutiva (sia fisica che intellettiva) possa influire negativamente sullo sviluppo.

Tutti i sistemi del nostro corpo sottoposti a stress cercano di adattarsi per ridurre lo sforzo. L'adattamento può rientrare nella fisiologica attività del nostro organismo (al freddo inizio a tremare per scaldare il corpo e al caldo inizio a sudare per raffreddarlo) e questo si chiama eustress. Quando invece si trasforma in distress, questo adattamento può risolvere lo sforzo ma provocare dei cambiamenti della struttura e della funzione del nostro corpo appunto.


VISIONE
- Messa a Fuoco: il nostro sistema di messa a fuoco, attivato attraverso un muscolo, sopporta poco sforzi prolungati e specialmente se di tipo statico, come del resto tutti i muscoli fasici (d'azione e non di postura). L'osservazione continua del cellulare, generalmente a distanze molto ridotte, in confronto anche a computer o videogiochi, può provocare una risposta di adattamento che mira a bloccare il sistema su quella distanza in modo che non rappresenti più uno sforzo ma una condizione normale. Bloccando gli occhi nella messa a fuoco da vicino, una volta tornati alla visione da lontano questa risulterà sfuocata indicando, apparentemente, una miopia. Se il sistema visivo è ormai sviluppato la possibilità di recuperare una normale funzione visiva è buona ma se il sistema pè ancora in una fase di crescita i cambiamenti possono diventare non solo funzionali ma anche strutturali e quindi modificare permanentemente le caratteristiche degli occhi.


- Convergenza: la convergenza è quell'azione che porta gli occhi a guardare un oggetto vicino, girando entrambi verso il naso. Una forte stimolazione della convergenza, mantenendo il cellulare vicino al volto, porterà come adattamento un eccesso di convergenza con il risultato di un impreciso allineamento degli occhi e la tendenza a convergere anche nella visione a distanza dove gli occhi dovrebbero tendere ad un parallelismo (semplificando). Anche in questo caso sono chiamati all'azione muscoli, in questo caso 6 per occhio, che hanno un forte collegamento con i sitemi tonico-posturale e stomatognatico che vedremo più avanti.

POSTURA
- Carico a livello cervicale: lo spostamento della testa in avanti (come già esposto nel blog http://aulo-optometry.blogspot.com/2018/12/posizione-della-testa-in-avanti-e_35.html) ha due effetti di grande impatto sulla funzionalità della cervicale e del sistema masticatorio. Da una posizione verticale della testa, rispetto alla colonna, ad una più avanzata si può aumentare il peso sostenuto dai muscoli cervicali e dorsali, da 5 a più di 30 kg.


La posizione reclinata nel tempo può portare alla perdita della lordosi cervicale (corretta curvatura) alterando non solo la parte cervicale, nella sua struttura e funzionamento, ma anche di tutta la colonna vertebrale, alterando la postura sia statica che dinamica (camminata, corsa, ecc.).
Inoltre tale spostamento è capace di interferire in modo importante sul sistema masticatorio (stomatognatico) alterando l'appoggio delle due arcate dentarie, con tutte le problematiche che ne conseguono come mal occlusione, dolori e blocchi dell'articolazione mascello-mandibolare, mal di testa tensivi, ecc..


- Degenerazione dei tessuti: le ultime ricerche inoltre (post di giugno http://aulo-optometry.blogspot.com/2019/06/cresce-un-osso-cervicale-con-abuso-del.html) hanno riscontrato una preoccupante degenerazione dei tendini cervicali che calcificandosi si trasformano in struttura ossea portando ad una inevitabile limitazione dei movimenti della testa.


CHE FARE?
Il controllo, durante l'uso del cellulare, della distanza di osservazione, della posizione e del tempo di uso possono:
- evitare miopie funzionali, chiamate anche falsa miopia o miopia da studio, e alterazioni della motilità oculare. La distanza estremamente ridotta obbliga gli occhi ad uno stress che richiamerà adattamento funzionale ma anche strutturale.
- evitare la perdita della lordosi cervicale. Come abbiamo detto la testa reclinata per lunghi tempi e nella fase della crescita modifica la colonna cervicale, dorsale e lombare, e le strutture muscolari collegate, con conseguente alterazione dell'attività masticatoria e della postura con relativi problemi nel camminare e correre,
- evitare alterazione dell'attività respiratoria causata dalla riduzione dell'espansione della cassa toracica e del diaframma. La posizione a testa reclinata e le braccia appoggiate al corpo e congiunte verso la linea mediana, riducono le possibilità di movimento del sistema respiratorio, con conseguente riduzione dell'ossigenazione dei tessuti.

...ne computer ne videogiochi erano riusciti a tanto!

Le conoscenze le abbiamo, si tratta di agire per preservare la salute fisica e psicologica dei nostri figli. Rimango a disposizione per chiarimenti.

Luca Ieri
optometry doctor - esperto in tecniche visuo-posturale
membro AID (Associazione Italiana Dislessia)
 
ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.

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