VEDI BENISSIMO MA TI HANNO DETTO CHE SEI... IPERMETROPE?
"FATICO UN PO NELLA VISIONE DA VICINO MA MI HANNO DETTO CHE SONO IPERMETROPE!?"
Questa potrebbe essere una affermazione di uno studente universitario o anche di un quarantenne. Persone con una visione perfetta, spesso superiore al normale...ma allora cos'è l'IPERMETROPIA?
Come definizione generale possiamo dire che l'occhio ipermetrope è un occhio un po più corto del dovuto.
E QUESTO COSA COMPORTA?
Per semplificare diciamo che i raggi visivi provenienti dalla distanza finirebbero dietro la retina (la parte sensibile dell'occhio) e quindi risulterebbero sfuocati ma grazie alla messa a fuoco, o ad una lente correttiva, vengono riportati nel punto giusto.
OCCUPAMOCI DELL'IPERMETROPE NON CORRETTOL'occhio ipermetrope non corretto per vedere bene (sempre che l'età glielo permetta) deve mettere a fuoco attraverso la muscolatura che si trova intorno al cristallino, la nostra lente dentro l'occhio. La muscolatura permettera alla lente di "gonfiare", aumentando di potenza, e quindi di spostare il fuoco sulla retina come abbiamo detto.
Tutto cio però, anche se risolve temporaneamente il problema di messa a fuoco, richiede uno sforzo da parte degli occhi e questo puo essere accompagnato da vari effetti come:
- sensazione generale di affaticamento visivo (astenopia)
- mal di testa durante e dopo l'impegno visivo
- difficolta di concentrazione (specialmente negli studenti)
- spasmo accomodativo con fluttuazione del fuoco (contrazione del muscolo che persiste dopo l'impegno visivo)
- irritazioni della congiuntiva spesso confuse con congiuntiviti allergiche o croniche
- sfocatura temporanea della visione da lontano dopo impegno visivo
- bruciori, prurito e/o sensazione di corpo estraneo senza una causa evidente
- sonnolenza durante l'impegno visivo, che scompare una volta interrotto lo stesso
Inoltre l'ipermetrope inizia ad avere problemi nella visione da vicino prima del tipico periodo della presbiopia.
Ma questo perchè?
Tutti noi abbiamo una riserva di messa a fuoco (Ampiezza Accomodativa), direttamente correlata all'eta, che dovremmo usare quando osserviamo oggetti da vicino. Ma come abbiamo già detto l'ipermetrope per veder bene da lontano sta già consumando le sue riserve per vicino e quindi nella lettura mancherà una parte di quelle riserve e sembrerà presbite prima del dovuto...ad un'analisi superficiale. Infatti ad un'Analisi Visiva completa sarà chiaro che il problema da correggere è ipermetropia e non presbiopia.
MA ALLORA L'IPERMETROPE DEVE PORTARE L'OCCHIALE FISSO?
Da un punto di vista teorico si. L'occhiale infatti normalizza tutte le funzioni visive, anche quelle dei movimenti degli occhi (Motilità Oculare) strettamente correlate alla messa a fuoco. Questo specialmente nel caso di studenti o comunque persone impegnate nella lettura. In particolare durante la lettura gli occhi devono effettuare movimenti molto particolari chiamati SACCADI. Il normalizzare l'attività di messa a fuoco, con i movimenti oculari correlati, permetterà un uso ottimale degli occhi e l'assenza di sintomi sgradevoli come quelli elencati sopra.
Ma ovviamente poi ci si scontra con le esigenze e le preferenze dell'ipermetrope e quindi il più delle volte si cerca la miglior soluzione possibile concentrando magari il porto dell'occhiale nelle situazioni più faticose.
Concludendo possiamo quindi dire che l'ipermetrope molto spesso ha una visione superiore alla norma con problemi però di affaticamento. Da qui l'uso della definizione di "occhiali da riposo" che in realtà sono occhiali da vista come tutti gli altri ma hanno la principale funzione di ridurre lo sforzo di messa a fuoco degli occhi.
Nessun commento:
Posta un commento