venerdì 13 gennaio 2017

CONGIUNTIVITI FREQUENTI O CRONICHE? SARA' STRESS VISIVO?











Vi è mai capitato di avere arrossamenti frequenti con diagnosi vaghe tipo "probabilmente si tratta di un'allergia" o comunque senza riuscire a trovare una soluzione definitiva?

Da molti anni ormai è stato provato che la presenza di acidosi nei tessuti facilita le infiammazioni e gli stati dolorosi. Allo stesso modo, in varie ricerche, si conferma la migrazione delle cellule che "trasportano" le infiammazioni da tessuto a tessuto, attraverso la circolazione sanguigna.

Molto frequenti sono le infiammazioni muscolari dovute a eccessivo uso o tensioni costanti in posizioni non corrette. L'iperacidosi è una delle cause, dopo un continuo ed intenso lavoro.



















 Vediamo allora cosa può succedere ai muscoli dei nostri occhi.

Secondo una recente indagine, in Italia l’88% delle persone tra i 35 e i 44 anni utilizza dispositivi mobili. Si tratta di un utilizzo continuo e costante dal momento che il 58% degli intervistati li adopera per 5 o più ore al giorno. Inoltre il 70% del campione afferma di utilizzare uno smartphone. Dati aggiornati riferiscono che ad oggi il numero di smartphone e tablet ha superato la popolazione mondiale.
















Questi dati confermano quanto i dispositivi digitali siano diventati imprescindibili oggigiorno ma rappresentano anche una sfida per i nostri occhi. Il loro frequente utilizzo comporta una prolungata attività della visione da vicino e ciò significa che gli occhi sono sottoposti ad uno sforzo costante di messa a fuoco. Inoltre la piccola dimensione del carattere di testo e la distanza più ravvicinata, rispetto alla normale distanza di lettura, amplificano tale sforzo del muscolo ciliare dell’occhio (addetto alla messa a fuoco). Una delle conseguenze è che gli utilizzatori spesso accusano episodi di irritazione agli occhi, affaticamento visivo, dolore al  collo e mal di testa.














 Ricollegando i vari punti affrontati possiamo concludere che uno stress visivo prolungato può provocare un'infiammazione dei tessuti muscolari adibiti alla messa a fuoco, infiammazione che può passare dai tessuti circostanti fino ad arrivare alla congiuntiva provocando arrossamento e bruciore.

 Ma cosa può provocare una continua tensione muscolare nell'occhio, e quindi uno stress visivo?



I problemi possono essere collegati ad uno scorretto uso dei propri occhi o da un difetto visivo non corretto in modo adeguato.
  • Uso scorretto degli occhi: il sistema di messa a fuoco, come tutti i muscoli, teme più di tutto lo sforzo statico come per esempio la visione prolungata di un oggetto sempre alla stessa distanza. Questo è precisamente ciò che accade durante lo studio, il lavoro al computer e l'uso sempre più intenso di telefonini e tablet. Ma anche l'illuminazione rappresenta un fatore importante nell'attività visiva. Questa dovrebbe essere ne troppo forte ne troppo bassa e con un equilibrio di 1 a 3 fra luminosità periferica e quella centrale.
  • Difetti visivi non corretti: fondamentalmente parliamo di ipermetropia ed astigmatismo ipermetropico. Questi due vizi refrattivi hanno la caratteristica di poter essere corretti dall'occhio grazie l'accomodazione (messa a fuoco) ma questo comporta un'intensa attività muscolare sia dei muscoli interni che esterni all'occhio (sistemi di messa a fuoco e di motilità oculare). 
















Entrambe le condizioni possono essere causa di affaticamento, mal di testa, fluttuazioni visive e sintomi come bruciore oculare arrossamento e prurito legati ad una infiammazione che a questo punto non sarà trattatibile con antibiotici, antistamici o altri farmaci che non siano l'interruzione dello stress visivo con un nuovo e più adeguato comportamento e/o con una correzione ottica adeguata.

Caso clinico:
Un caso clinico emblematico e che in qualche modo, quasi 30 anni fa, dette inizio alla mia ricerca sul collegamento fra stress visivo e infiammazioni oculari fu un giovane studente universitario con una miopia di circa 2 diottrie. Si presento in studio chiedendo di poter applicare lenti a contatto. Si presentava però un problema importante: il giovane soffriva di una forte congiuntivite ormai diagnosticata come cronica a causa di molti tentativi di trattamento farmacologico non riusciti.










Durante l'esame visivo si evidenziarono caratteristiche più tipiche di un soggetto ipermetrope che miope. Iniziammo un programma di ginnastica visiva e dopo la riduzione della correzione miopica di più di una driottria la congiuntivite scomparve. Mi preme sottolineare  che in quel periodo erano state sospese tutte le cure perchè non efficaci e l'unico trattamento era di tipo antistaminico per ridurre la sintomatologia.
Le conclusioni furono che eravamo in presenza di una forte sovraccorrezione miopica che provocava uno stress visivo costante che a sua volta portava ad una infimmazione che non era ne batterica ne virale. Naturalmente, parallelamente alla scomparsa della congiuntivite, si normalizzarono tutte le funzioni visive che erano alterate dall'ipercorrezione.

Quindi per concludere se avete congintiviti frequenti e non ben curabili, associate magari ad affaticamento visivo e mal di testa cercate un professionista che possa fare una verifica approfondita sulle vostre funzioni visive.  
Rederenze:
- Reeh PW, Steen KH, Hanisch AE (1991) A dominant role of acid pH in inflammatory excitation of nociceptors in rat skin. Sot Neurosci Abstr 17:537.
- Steen AE, Reeh PW, Kreysel HW, Steen KH (1993) Experimental tissue acidosis potentiates pain induced by inflammatory mediators. VIIth World Congress on Pain (Paris), R 39.
- Steen KH, Reeh PW (1993) Sustained graded pain and hyperalgesia from experimental tissue acidosis in human subjects. Neurosci Lett 154:113-l 16.
- Luster AD, Alon R, von Andrian UH. (2005) Immune cell migration in inflammation: present and future therapeutic targets. Nat Immunol. 2005 Dec;6(12):1182-90.
- Mobile World Congress 2013, Barcelona - Spain
Mimura T, Mimura Y, Arimoto A, Amano S, Yamagami S, Funatsu H, Usui T, Noma H, Honda N, Okamoto S. (2007) Relationship between refraction and allergic conjunctivitis. Eye (Lond). 2009 Jan;23(1):63-6. Epub 2007 Oct 12.


Luca Ieri
Optometry Doctor - State University of Latvia
Esperto in tecniche visuo-posturali
Membro AID (Associazione Italiana Dislessia)

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.

giovedì 29 dicembre 2016

TAPPO DELLO SPUMANTE? UN'ARMA LETALE!












UN FELICE ANNO NUOVO........MA ATTENZIONE AI TAPPI DI SPUMANTE!!!
Ci avviciniamo alla fatidica notte ed oltre ai miei auguri, e quelli di tutta la nostra equipe della Aulo Srl, vi voglio fare una raccomandazione: ATTENZIONE AI TAPPI!









Si parla tanto in questo periodo dei pericoli dei "botti" ma si accenna poco all'arma che sarà presente in tutte le case ed in tutte le feste: la bottiglia di spumante. Ovviamente non sarà così pericolosa come i fuochi d'artificio, specialmente quelli illegali, ma ogni anno provoca traumi gravi agli occhi, che possono portare fino alla cecità.
















In questa vignetta di satira politica ovviamente il messaggio era un altro ma ci aiuterà a capire il perché della pericolosità dei tappi di spumante.
Come sappiamo la bottiglia di spumante ha una pressione interna molto forte (ben 6 atmosfere) provocata dalla formazione di anidride carbonica durante la fermentazione. L'altro componente della nostra "arma" è ovviamente il tappo con una forma e dimensione perfette per evitare le barriere degli zigomi e dell'arcata sopraciliare ed arrivare diretto diretto sull'occhio.













E' molto importante fare attenzione a dove dirigere la bottiglia per evitare di colpire qualcuno ed in particolare verso gli occhi, tanto meno verso i propri occhi, errore che fece Djokovic durante un festeggiamento. 













Insomma un perfetto proiettile per colpire i nostri occhi. Allora vediamo quali possono essere i danni:
- TRAUMA NEUROLOGICO: il tappo può creare una lesione al sistema nervoso che controlla la pupilla. La persona più famosa che ha ricevuto questo tipo di trauma (anche se per un trauma diverso) è David Bowie che non aveva, come molti pensano, gli occhi di colore diverso ma solo una paralisi dell'iride dell'occhio sinistro. Questo danno può provocare problemi di abbagliamento nell'occhio che non riesce più ad adattare la pupilla alla luce dell'ambiente.









- TRAUMA AL CRISTALLINO: il trauma può spostare il cristallino, la lente dentro il nostro occhio, con gravi problemi sulla visione specialmente nella messa a fuoco da vicino. Il trauma può essere talmente forte da provocare perfino una cataratta.

















- DISTACCO DI RETINA: il trauma nella parte anteriore può ripercuotersi nella parte posteriore provocando anche un distacco di retina, con compromissione grave delle funzioni visive.













- SFONDAMENTO PAVIMENTO DELL'ORBITA: l'occhio appoggia su di un osso molto fragile e sottile e un trauma violento, come quello di un tappo, può portare allo sfondamento di questo con conseguente "incarceramento" che significa il blocco dell'occhio fra le ossa fratturate. Questo non permetterà più  il movimento normale.

ALLORA FELICE ANNO NUOVO...e festeggiate pure con spumante ma con cautela!


Luca Ieri
Optometry Doctor - State University of Latvia
Esperto in tecniche visuo-posturali
Membro AID (Associazione Italiana Dislessia)

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.

domenica 4 dicembre 2016

LEGGERE MEGLIO PER STUDIARE MEGLIO

LEGGERE MEGLIO PER STUDIARE MEGLIO

Screening gratuito per bambini in età prescolare e scolare













Ma vedere a fuoco vuol dire vedere bene?

La questione nasce dal fatto che riuscire a leggere anche più dei fatidici 10 decimi non ci garantisce una visione ottimale nei nostri impegni visivi come per esempio la guida, lo sport, il lavoro e lo studio.
Proprio quest'ultimo rappresenta forse la situazione più critica che può condizionare il resto della nostra vita!
Vi ricordano qualcosa frasi tipo "non è proprio nato per studiare", "peccato, se solo si impegnasse di più", "ce la mette tutta ma non riesce a concentrarsi", ecc.


I primi anni scolastici rappresentano un momento cruciale per il futuro culturale e sociale dei nostri figli. In questi anni dovranno apprendere il linguaggio corretto, a scrivere e leggere e conseguentemente, grazie a queste abilità, affrontare tutto il resto delle materie scolastiche.

Ma che succede se i miei occhi, pur vedendo bene le letterine nere su fondo bianco messe a 3 o 5 metri, non riescono a muoversi bene duante la lettura o la scrittura coordinandosi in modo adeguato con le mani?
Ecco che stiamo inserendo un nuovo dato che raramente viene preso in considerazione durante le visite fatte ai bambini:
i movimenti saccadici!

 I Movimenti Saccadici sono quei movimenti a scatti che ci permettono di passare da una parola all'altra nella lettura ma anche nella scrittura coordinandosi con i movimenti della mano. Non hanno una relazione diretta con i vizi refrattivi (miopia, ipermetropia o astigmatismo) e non si valutano con gli esami visivi tradizionali dove si usano lettere separate ad alto contrasto poste a distanza, dove il sistema visivo fa meno fatica.

La frustrazione di non riuscire a svolgere certi compiti durante il periodo scolastico, nonostante l'impegno, unita ai rimproveri di genitori e dei professori ignari del vero problema dello studente, può portare a scelte e orientamenti che condizioneranno tutta la vita.

Esiste poi un'altro problema riconosciuto dalle più importanti associazioni che si occupano di Dislessia. Negli ultimi anni sembra scoppiata un'epidemia di Dislessia ma questo viene imputato in realtà a facili mal diagnosi generalmente dovute a controlli visivi non appropriati per questo tipo di diagnosi.
La Sfida della Diagnosi Errata
Dislessia: un'epidemia o troppe diagnosi sbagliate?

Presso i nostri studi di Incisa e Rignano abbiamo attivato uno screening per bambini in età prescolare e scolare in modo da poter raccogliere più dati possibile sulla presenza di questi problemi nel nostro territorio.

Prendi un appuntamento ai seguenti numeri, per partecipare gratuitamente a questo screening:

Incisa Valdarno tel.055-8336377
Rignano sull'Arno tel.055-8348191

Luca Ieri
Optometry Doctor - State University of Latvia
Esperto in tecniche visuo-posturali
Membro AID (Associazione Italiana Dislessia)

ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.

LE LENTI BLU PROTEGGONO REALMENTE, DA PROBLEMI DI VARIO TIPO, GLI OCCHI?

La questione sull'affaticamento, o perfino danni legati all'uso di computer e sistemi elettronici in generale, è molto dibattuto. Ne...