Sicuramente certi equilibri sono per pochi ma l'avanzare dell'età non equivale a dover perdere l'equilibrio, se non sono presenti patologie specifiche. Parliamo ovvimente dell'equilibrio espresso durante il camminare e non certo di performance da circo. Il camminare è il risultato di una cordinazione fra diversi sistemi del nostro corpo ma semplificando potremmo dire che si tratta di perdere continuamente l'equilibrio per recuperarlo immediatamente dopo grazie all'anticipazione di quello che vogliamo fare e dove vogliamo andare.
TESTA E SGUARDO PADRONI DEI NOSTRI MOVIMENTI
Molti studi (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7) hanno evidenziato l'importanza della direzione della testa e dello sguardo in questa programmazione dei nostri movimenti, controllando, guidando e anticipando le nostre traiettorie. La posizione della testa integrata con la visione ed il sitema vestibolare (la parte dell'orecchio che ci indica il movimento e la gravità) permettono il coordinamento e la programmazione delle diverse parti del corpo che articolano il movimento (scheletro e muscoli).
Molti studi (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7) hanno evidenziato l'importanza della direzione della testa e dello sguardo in questa programmazione dei nostri movimenti, controllando, guidando e anticipando le nostre traiettorie. La posizione della testa integrata con la visione ed il sitema vestibolare (la parte dell'orecchio che ci indica il movimento e la gravità) permettono il coordinamento e la programmazione delle diverse parti del corpo che articolano il movimento (scheletro e muscoli).
Nello studio di Colas et al.(8) si evidenzia come la partecipazione della visione si dimostra essenziale nella programmazione dei nostri movimenti. La visione anticipa i movimenti della testa e la testa anticipa, attraverso il movimento cervicale, il movimento del corpo intero. Ma la direzione dello sguardo, conclude lo studio, riesce a rappresentare una componente fondamentale anche nei movimenti al buio, sfruttando la funzione propriocettiva. La propriocezione consiste nel segnale che i muscoli inviano, al sistema nervoso centrale, sulla loro posizione ed azione e quindi non necessariamente collegato al processo visivo. Per capire meglio potete chiudere gli occhi e muovendo gli occhi sapere perfettamente in che direzione state guardando senza che vediate niente che possa darvi un riferimento nello spazio circostante.
Veniamo adesso all'argomento dell'articolo, una volta compreso che gli occhi sono il punto di partenza della programmazione motoria, sia con luce che al buio.
PROBLEMI VISIVI E FRATTURE
Nel 2014, durante il congresso dell'American Association for Pediatric Ophthalmology and Strabismus (AAPOS) Nancy A. Melville ha presentato un ampio studio (9) dove confrontava diverse patologie oculari e disfunzioni collegandole alla casistica di fratture in persone anziane. Lo scopo dello studio era evidenziare come i problemi della visione binoculare (equilibrio della visione fra i due occhi) fossero numericamente più correllati a soggetti ultra sessantenni con fratture rispetto alla presenza di malattie della retina e cataratta. Naturalmente viene sottolineato che non si può provare che il problema visivo sia stato la causa delle cadute e delle conseguenti fratture negli anziani, ma statisticamente si registra una coincidenza fra queste due condizioni, problemi visivi e cadute con fratture.
Quello che è comunque interessante rilevare è come i problemi visivi in generale portino ad una maggior difficoltà nella programmazione motoria (come il nostro sistema muscolo scheletrico, controllato dal sistema nervoso, ci fa muovere) e quindi maggior frequenza di perdita dell'equilibrio con conseguente rischio di fratture in soggetti che per la loro età hanno un più alto fattore di rischio.
ALLENARE LA VISTA E L'EQUILIBRIO
Ma si può allenare l'equilibrio partendo dalla vista? Presso i nostri centri è possibile eseguire un'analisi visiva approfondita, per evidenziare e correggere prima di tutto problemi visivi e quindi studiare e personalizzare un programma di allenamento che possa stimolare un maggior coordinamento fra visione e movimento integrando a questi la componente vestibolare (la parte dell'orecchio che si occupa dell'equilibrio). Nella foto vediamo come, attraverso il sistema Jet Program, si possa lavorare sul cordinamento visuo motorio (individuare e toccare mire che appaiono in sequenza su tutto lo schermo) mentre stimoliamo il sistema tonico muscolare (fondamentalmente piedi, caviglie e gambe), quello vestibolare e quello visivo a mantenre l'equilibrio su una pedana libera su 360°, grazie anche ad un feedback acustico (suono di controllo) che segnala quando usciamo dal baricentro.
L'integrazione potente dei sistemi muscolo scheletrico, visivo, vestibolare ed acustico permette di aumentare la permanenza delle capacità sviluppate durante gli esercizi. Questo grazie anche ai centri nervosi come il cervelletto che sfruttano queste integrazioni per memorizzare ed automatizzare le capacità acquisite.
Naturalmente in tutto questo è fondamentale il lavoro mutidisciplinare, in questo caso con l'otorino, per evidenziare eventuali condizioni patologiche e gestire insieme quello che può essere un potenziamento funzionale.
fig. tratta da http://dheacentroposturale.it/cosa-nasconde-la-mia-postura/
BOCCA, OCCHI ED EQUILIBRIO
Talvolta i risultati sono sorpendenti e inaspettati. Qualche tempo fa una persona mi è stata inviata da un odontoiatra che aveva evidenziato una intereferenza sul sistema masticatorio dovuta ad una condizione visiva non ottimale. L'esame della vista ha evidenziato una correzione ottica non adeguata ma per riuscire a integrare bene la nuova condizione visiva con il sistema stomatognatico (sistema masticatorio) abbiamo programmato una serie di incontri di allenamento visivo. Una volta terminato, con ottimi risultati e soddisfazione anche dell'odontoiatra che ha potuto proseguire il suo lavro senza le interferenze visive, il soggetto mi ha confessato di avermi nascosto un suo problema. Durante l'intervista iniziale non mi aveva fatto presente un problema di equilibrio nel camminare, considerato non collegato alla visione. La sorpresa della persona fù che esercitandosi per migliorare l'integrazione fra visione e sistema masticatorio, aveva trovato forte giovamento nel suo equilibrio e sicurezza di movimento tanto da chiedermi se poteva tornare periodicamente ad esercitarsi.
RIEPILOGANDO
- La visione ci permette di programmare i nostri movimenti nello spazio. Per fare questo coinvolge i movimenti della testa, il sistema vestibolare ed attiva il sistema muscolo scheletrico.
- Una non ottimale percezione visiva e in particolare disturbi della visione binoculare possono provocare problemi di equilibrio con conseguente rischio di cadute.
- Un allenamento integrato fra i vari sistemi, a partenza visiva, può migliorare e potenziare programmazione motoria ed equilibrio.
Rimango a vostra disposizione per dubbi e consulenze.
Luca Ieri
Optometry Doctor - State University of Latvia
Ministry of Welfare licence n.1169
Esperto in tecniche visuo-posturali
Tutor e docente della scuola di Clinica Neuro-Visuo-Posturale - Milano
Membro Associazione Italiana Dislessia (AID)
email ieri.luca@gmail.com
cell. +39.328.6113505
FB Aulo Optometria Ottica
Blog Aulo Optometry
Optometry Doctor - State University of Latvia
Ministry of Welfare licence n.1169
Esperto in tecniche visuo-posturali
Tutor e docente della scuola di Clinica Neuro-Visuo-Posturale - Milano
Membro Associazione Italiana Dislessia (AID)
email ieri.luca@gmail.com
cell. +39.328.6113505
FB Aulo Optometria Ottica
Blog Aulo Optometry
YouTube Luca Ieri
Instagram optometrist_luca.ieri
(1) Grasso, R., Glasauer, S., Takei, Y., Berthoz, A.(1996). "The predictive brain: anticipatory control of head direction for the steering of locomotion." Neuroreport 7, 1170–1174.
(2) Grasso, R., Prévost, P., Ivanenko, Y.P., Berthoz, A. (1998) "Eye-head coordination for the steering of locomotion in humans: an anticipatory synergy" Neurosci. Lett. 253,115–118.
(3) Patla, A.E., Vickers, J.N. (1997) "Where and when do we look as we approach and step over an obstacle in the travel path?" Neuroreport 8, 3661–3665.
(4) Hollands, M.A., Patla, A.E., Vickers, J.N. (2002) “Look where you’re going! Gaze behaviour associated with maintaining and changing the direction of locomotion" Exp. BrainRes. 143,221–230. doi: 10.1007/s00221-001-0983-7
(5) Hicheur, H., Berthoz, A.(2005) “How do human sturn? Head and body movements for the steering of locomotion" in 5th IEEE-RAS International Conference on Humanoid Robots (Tsukuba:IEEE), 265–270.
(6) Hicheur, H., Glasauer, S., Vieilledent, S., Berthoz, A. (2005). “Head direction control during active locomotion in humans in Head Direction Cells and the Neural Mechanisms of Spatial Orientation", ed sS.I. Wiener and J.S. Taube (Cambridge, MA: MITPress), 383–408.
(7) Bernardin, D., Kadone, H., Bennequin, D., Sugar, T., Zaoui, M., Berthoz, A. (2012) "Gaze anticipation during human locomotion". Exp. BrainRes. 223, 65–78. doi:10.1007/s00221-012-3241-2
(8) Colas N. Authié, Pauline M. Hilt, Steve N’Guyen, Alain Berthoz, Daniel Bennequin "Differences in gaze anticipation for locomotion with and without vision" ed. Frontiers in Human Neuroscience, June 2015, volume 9, art.312.
(9) Nancy A. Melville "Binocular Disorders Linked to Falls, Fractures in Elderly" American Association for Pediatric Ophthalmology and Strabismus (AAPOS) 2014: Abstract 2. Presented April 3, 2014.
ATTENZIONE: si ricorda che all'interno degli articoli di questo Blog vengono usati termini e concetti semplificati per un pubblico non professionale e a scopo puramente divulgativo.